martedì 15 aprile 2014

Rigo capolista Udc. Lista per Chieri e Pdl potrebbero sostenere Lancione sindaco

La candidatura a sindaco di Andrea Rigo è durata appena una settimana: l’Udc, che l’aveva proposta, ha deciso che sosterrà la Lista per Chieri, che candida a sindaco Francesco Lancione. Rigo, perciò, dovrà “accontentarsi” del ruolo di capolista Udc. Un’altra candidatura che sta diventando evanescente è quella di Giuliano Manolino, alfiere del “terzo polo” dei Moderati: lui sostiene di continuare a crederci, ma gli esponenti locali del suo partito stanno già guardandosi intorno cercando il piolo dove appendere il cappello. 

La Lista per Chieri e il Pdl, nel frattempo, continuano a parlarsi seriamente: tanto che non stupirebbe se poi, alla fine, il candidato del centrodestra fosse poi proprio Lancione. Il Pd, invece, per ora tace, e medita per fine marzo delle primarie che, se dovessero limitarsi alla scelta tra Manuela Olia e l’outsider Antonio Maspoli, avrebbero il sapore della burletta.

Questi, in sintesi, i temi caldi della settimana politica, mentre funziona senza sosta la zangola della politica: e alla fine vedremo chi ce l’ha più grosso. Il panetto di burro, s’intende: ma in questa fase ci sono solo gnocchetti sparsi, che si avvicinano e provano ad aderire tra loro.

Oggi, venerdì, alle 16 nella sede della Lista per Chieri, in via Vittorio Emanuele (dirimpetto alla chiesa di Sant’Antonio), l’Udc renderà ufficiale il suo appoggio alla Lista per Chieri, che candida a sindaco Francesco Lancione. All’incontro interverranno il parlamentare Udc Michele Vietti, il segretario provinciale Marco Balagna, il consigliere comunale Vincenzo Aloi e Andrea Rigo, futuro capolista Udc alle elezioni amministrative del 6 e 7 giugno.

Con la “pallottola” Udc che si è attaccata, il panetto di burro della Lista per Chieri diventa più pesante ma anche più sbilanciato verso destra. Perché è improbabile una alleanza in cui coesistano Udc e Partito Democratico: «E io infatti la escludo», conferma Aloi. Roberto Foglio, referente di Forza Italia, temporeggia: «Stiamo ancora confrontandoci con i potenziali alleati. Un passo avanti è dato dalla redazione del programma, che è stato stilato dalle nostre cinque commissioni di lavoro. In base a questo documento avviene il confronto».

Se un colpo di zangola ben assestato spingerà la Lista per Chieri-Udc verso il Pdl, verrà a formarsi il panetto del centrodestra (per ora senza l’apporto della Lega Nord) che potrebbe arricchirsi ulteriormente con l’adesione del grumolo della Destra di Paolo Ferrante. Ma non è escluso che non cresca ancora: perché se Giuliano Manolino non dà per morta l’ipotesi del “terzo polo" e della sua candidatura a sindaco, tra i Moderati per Chieri si sta iniziando a cercar casa altrove. Dice Antonio Guarini, assessore alle Attività produttive: «La nostra è una lista civica: a nostro parere è essenziale partire dal programma, non dai nomi o dalle alleanze».  Ciò che cosa significa? «Vuol dire che fino alla fine della legislatura rimarremo dove siamo, all’interno della maggioranza che sostiene il sindaco Agostino Gay. Nel frattempo avvieremo confronti in vista del futuro: nel solco della continuità, se decideremo di continuare con le forze del centrosinistra, oppure all’insegna di un nuovo progetto se riterremo interessante la proposta del centrodestra».

Il Partito democratico, nel frattempo, è sempre lì a far ballare la sua pallina di burro nella zangola: «Abbiamo in corso una serie di contatti con le varie forze politiche», ripete come un mantra da settimane il coordinatore Anselmo Vignale.

Nel frattempo, a sinistra, tre palline si sono trasformate in un panetto: Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani e Altra Chieri Possibile concorreranno con un’unica lista. «Non sappiamo ancora chi sarà il candidato a sindaco - premette Roberto Boetto, dei Comunisti Italiani - Pensiamo a un giovane, forse a una donna. La nostra prima uscita pubblica sarà alle 11 di sabato 14, in piazza Dante».

All’elenco mancano i Verdi: non faranno parte della squadra? «Non ci risulta che a Chieri saranno rappresentati».. Sfuma dunque la possibilità di una alleanza col Pd? «Il nostro programma è molto critico sul piano regolatore e sulle Bpr, per cui ci siamo lasciati dicendoci che, nella prossima legislatura, su tematiche specifiche come quelle del lavoro o del sociale potremo collaborare anche se ci si troverà da parti opposte della barricata».

Ma se le cose continueranno così, una opzione che il Pd dovrà prendere in considerazione, per la prossima legislatura, sarà quella di trovarsi con i partiti di sinistra dalla stessa parte della barricata: quella dell’opposizione. Perché le elezioni si vincono facendo la conta dei voti, e alla fine vince chi ne ha di più: e a far troppo i sofistici sugli alleati, si finisce col restare da soli. Lo stesso risultato si ottiene rimandando all’eccesso il momento della scelta.

«Ora stiamo dialogando con tutti, anche se di più col Pdl - conferma Luciano Paciello, portavoce della Lista per Chieri - Al momento non c’è però niente di deciso. C’è un dato di fatto: che sono sempre di più quelli che si rendono conto che il nome di Francesco Lancione è il più attendibile tra quelli emersi finora. Ovviamente tra i nostri interlocutori c’è chi presta maggiore attenzione e chi meno».

La zangola della politica continua a lavorare, e non è assolutamente detto che quando si fermerà il bastone che ora va su e giù la situazione sia quella che si prefigura oggi. Però prima o poi (meglio prima) qualche 

punto fermo bisognerà fissarlo. Per iniziare una volta buona a raccontare ai chieresi quali siano le idee per il futuro della città per i prossimi cinque anni.

Enrico Bassignana, edizione del 06/09/2009   


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