giovedì 29 settembre 2011

Scure sull'ospedale: anche Fisiatria sara' ridimensionata

Si allunga la lista dei reparti che rischiano di sfasciarsi sotto i colpi della scure che fa a pezzi la Sanità piemontese. All’Asl To 5, dopo l’accorpamento dei posti letto dei reparti di Medicina e Ortopedia, rischia di essere impoverito anche l’ambulatorio di Recupero e rieducazione funzionale di via Martiri della Libertà, 7. Da novembre la struttura complessa di Chieri potrebbe infatti trasformarsi in struttura semplice, perdere il primario e venire accorpata all’ospedale di Moncalieri: «Con il piano commissariale che sarà in vigore dal primo novembre, è previsto che la nostra struttura diventi tutt’uno con quella di Moncalieri - denuncia il dottor Leonardo Granella, direttore della struttura complessa di Recupero e riabilitazione funzionale all’ospedale Maggiore di Chieri - In termini semplici la struttura di riabilitazione di Chieri non avrà più un primario, ma dipenderà da quello di Moncalieri che è anche l’attuale direttore del dipartimento di Post-Acuzie».


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venerdì 23 settembre 2011

burro aromatizzato agli agrumi

Ingredienti :  
- un panetto di burro da 125 gr
- 1 arancia
- 1 limone 
- 1 cedro

Procedimento : 
mescolo il burro ammorbidito con la scorza degli agrumi grattugiata (attenzione a NON grattare via la parte bianca sotto la scorza, altrimenti il vostro burro prenderà un sapore amaro) fino a formare un panetto. Lo avvolgo nella carta da forno (in modo che non rimanga poi attaccato alla carta una volta induritosi) e lo avvolgo infine nella carta alluminio. Lo metto in Freezer e appena si sarà solidificato sarà pronto all'uso. Ricordate di conservarlo in freezer se non lo usate spesso. 


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tartine alternative

ingredienti per due persone: 
- 4 fette di pane di segale 
- 4 fettine di brie 
- 2 pere Kaiser
- pepe nero in grani 
- glassa di aceto balsamico 1 cucchiaio 
- 1 cucchiaio di zucchero 

Taglio le fette di pane, se volete fare le cose precise se possedete un coppapasta o una formina per dolci tonda tagliate il pane in  modo da dargli la forma che desiderate. Tostatelo in forno per 7 minuti a 150 gradi circa. 
In una padella metto il cucchiaio di zucchero e faccio saltare le pere sbucciate per qualche minuto, aggiungendo il cucchiaio di aceto balsamico, qualche foglia di menta, il pepe in grani e mezzo bicchiere di acqua. 
Una volta che il pane sarà tostato , adagiatevi sopra la fettina di brie tagliato a dadini e le pere.  


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giovedì 22 settembre 2011

Chieri, culla del Sermig

Il chierese Ernesto Olivero torna a presentarsi a Chieri, città dove ha studiato, lavorato, messo su famiglia. La città dove ancora abita e, soprattutto, dove ha fatto nascere il Sermig (Servizio missionario giovani), oggi attivo in tutto il mondo, con la “casa madre” all’Arsenale della Pace a Torino. L’appuntamento è per giovedì prossimo 29 settembre, alle 20,45 nel salone di via San Domenico 1: il domenicano padre Carlo Avagnina dialogherà con lui sul libro “Per una Chiesa scalza” (272 pagine, edizioni Priuli&Verlucca, 16,5 euro). «Nel libro racconto la mia vita - premette Olivero, che ha 71 anni - Narro molti episodi che mi hanno segnato ma mai spezzato, mi hanno fatto toccare il cielo con un dito senza mai farmi perdere tra le nuvole». A Chieri Olivero è arrivato con l’etichetta di “terrone”: «Ultimo di nove fratelli, sono nato a Pandola, nel Salernitano - racconta - Lì mio papà, originario di Boves, s’era trasferito per ragioni di lavoro. Quando traslocammo a Chieri, in via Savoia, avevo 12 anni». Il suo inserimento a scuola è stato difficile? «No, mi sono sentito subito accolto, anche se come studente ero un disastro: sono stato rimandato molte volte». Nella parrocchia del Duomo invece non ha problemi: è molto attivo, stimato, e all’età di 16 anni si occupa di organizzare le Giornate missionarie mondiali. Sarà in quest’ambiente che conoscerà la moglie Maria Cerrato, da cui avrà tre figli: Sandro, Lidia e Andrea, che oggi sono tutti suoi stretti collaboratori. Dopo le medie Olivero frequenta le scuole tecniche, e si avvicina anche al mondo dei Gesuiti, a San Carlo: «Lì c’era la crema della città: i Vergnano, i Tosco, i Tabasso. Devo dire che nessuno mi ha mai trattato come l’“amico povero”. Ho anzi stretto legami che sono vivi ancora oggi». Dopo la scuola, Olivero inizia a lavorare: «Da Tarcisio Pelosin, all’Annunziata. Poi da Cottino a Pessione, quindi al Molino Chierese, in via Roma. Infine riuscii a entrare in banca, nella filiale chierese del San Paolo». L’impegno sul fronte missionario si concretizza il 24 maggio 1964, quando Olivero ha 24 anni: «Organizzammo molte attività anche in città. Ricordo tre avvenimenti, che si svolsero in Duomo: gli incontri con don Hélder Camara, il “vescovo delle favelas”, con madre Teresa di Calcutta, col cardinale Carlo Maria Martini». Perché fondare il Sermig, quando la città era già ricca di parrocchie e movimenti ecclesiali? «Proprio perchè volevamo essere di tutti, e non “della parrocchia di”. La nostra prima sede fu a casa mia, in viale Cappuccini (oggi, invece, abito in via Brofferio). Solo in seguito, quando il gruppo crebbe, ci trasferimmo a Torino». Che cosa vi proponevate? «L’obiettivo è lo stesso che abbiamo ancora oggi: eliminare la fame e le grandi ingiustizie nel mondo, costruire la pace, aiutare i giovani a trovare un ideale di vita». Lei ha più volte sperimentato la dimensione del sovrannaturale, se non addirittura del miracolo. E’ in grado di predire che cosa ci riserva il futuro, vista l’attuale gravissima crisi economica internazionale? «Penso che il mondo è finito, se non entra nella dimensione della profezia. Bisogna dare ideali ai giovani, conquistandoli con la credibilità. I giovani vogliono maestri, non chiacchieroni, testimoni e non persone che si limitino a indicare la strada». Un’esperienza così totalizzante qual è quella di guidare il Sermig, che ha ormai molte ramificazioni all’estero, ha avuto come prezzo quello di sottrarla alla sua famiglia? «Sono diventato nonno molto presto, e ho otto nipoti. Un giorno un gruppetto di loro mi ha chiesto: “Tu vuoi bene a tutto il mondo. Ma a noi vuoi bene?”. Ho risposto: “Voglio bene a tutto il mondo, ma i miei nipoti siete voi: il mondo parte dalla mia famiglia” ».


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Asl, non riapriranno i reparti accorpati

Asl e Regione festeggiano la riapertura del Punto nascita di Carmagnola. Ma che fine faranno gli altri reparti ospedalieri, accorpati anch’essi durante il periodo estivo nei presidi di Chieri, Moncalieri e Carmagnola? Torneranno alla normalità entro settembre, com’era stato promesso, o resteranno sottodimensionati? Purtroppo prevale la seconda ipotesi, che fa perdere alla città un pezzo di servizi essenziali, in un’ottica complessiva che vede la sanità dell’Aslto5 ormai strettamente dipendente dal polo ospedaliero di Torino sud, guidato dalle Molinette. Con l’intento dichiarato di integrare i reparti ospedalieri a livello metropolitano, ormai i nosocomi di Chieri, Carmagnola e Moncalieri dipendono di fatto dalle decisioni torinesi.


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mercoledì 21 settembre 2011

Ingredienti per 4 persone
- 500 gr di broccoli puliti
- 150 gr di emmentaler
- 4 cucchiai rasi di pangrattato
- 600 gr di patate
- 20 pomodori cigliegini
- pepe , sale
- 1 uovo
Ingredienti per impanare : farina di mais e farina 00 quanto basta, 2 uova medie
Ingredienti per friggere : olio di semi

Lavate le patate e senza sbucciarle, lessatele intere, ponendole in una pentola coperte con acqua fredda.
Una volta giunte a bollore, salate l’acqua e lasciatele bollire per circa 40 minuti, o fino a che non saranno cotte. Non appena saranno e leggermente intiepidite, sbucciate le patate e ponetele in una ciotola capiente .Lessate anche i broccoli, se usate i broccoli freschi prima lavateli sotto acqua corrente e mondateli, in acqua salata e scolateli ancora al dente; quindi schiacciate le patate con una forchetta. Unite nella ciotola i broccoli ben asciutti  e schiacciate anch’essi. Non appena avrete ottenuto un composto piuttosto cremoso, aggiungete il sale, il pepe bianco, un uovo, 100 gr di l’emmenthaler grattugiato   il pangrattato  (nel caso il composto dovesse risultare piuttosto appiccicoso potete aggiungere un altro cucchiaio di pangrattato, viceversa toglietene uno). e il restante emmentaller tagliato a piccoli cubetti . Amalgamate il tutto impastando con le mani e lasciate riposare il composto per 5 minuti: assaggiate l’impasto e aggiustate eventualmente di sale. Prelevate circa 50-60 gr di impasto , ponete al centro un pomodorino  e ricopritelo formando una crocchetta sferica.Preparate tre ciotoline con all’interno la farina di frumento, quella di mais e le due uova sbattute e passate le crocchette così preparate che passerete nella farina di frumento , poi nell’uovo sbattuto e infine nella farina di mais . Ponete in una padella dai bordi alti abbondante olio di arachide e scaldatelo, poi quando sarà bollente immergetevi le crocchette  e fatele dorare rigirandole aiutandovi con un paio di forchette. Scolate le crocchette ormai dorate e ponetele a sgocciolare su di un piatto foderato di carta da cucina. Servite le crocchette non appena saranno tiepide.


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Frittata al forno con cavolo e speck

ingredienti per 8 persone:
- 600 gr di cavolo cappuccio
- 150 gr di speck affettato
- 100 gr di latte
- 60 gr di grana grattugiato
- 50 gr di burro
- 6 uova
- alloro
- sale e pepe
1. imburrate una tortiera e foderatela con fettine di speck , facendole leggermente debordare , lasciate da parte 3 o 4 fettine che vi serviranno successivamente. 
2. tagliate il cavolo a tocchetti e unitelo in una padella con del burro e una foglia di alloro, cuocetelo dolcemente per 15', saltandolo ogni tanto, poi alzate la fiamma e aggiungete lo speck rimasto tagliato a pezzettini e saltate il tutto per 2-3'. 3. mescolate le uova con il latte , il grana , il sale , il pepe, poi unite metà del cavolo cappuccio . 4. distribuite nella tortiera il resto del cavolo , versatevi sopra il composto di uova e metà cappuccio. infornate a 180° per 25'. si può servire calda o  fredda a piacere. 


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Frittelle di mele

INGREDIENTI per circa 16 frittelle :
succo di un limone
2 mele renette
80-100 gr per cospargere le mele


ingredienti per la pastella
150 gr farina
200 ml di latte
pizzico di sale
2 uova
1 bustina di vanillina
20 gr di zucchero

Preparate la pastella per le frittelle di mele ponendo in un contenitore, e sbattendo con uno sbattitore, il tuorlo d’uovo e il latte, un pizzico di sale, la vanillina e la farina setacciata . Mescolate bene fino a quando non avrete ottenuto un composto liscio, omogeneo e denso . 

Coprite quindi il contenitore e lasciate riposare l’impasto per almeno mezz’ora. Trascorsi i 30 minuti, montate a neve i bianchi d’uovo incorporando 20 gr di zucchero, poi uniteli al composto fatto riposare, amalgamando lentamente gli ingredienti con un mestolo di legno dal basso verso l’alto. Intanto, sbucciate le mele, togliete loro il torsolo con l’apposito attrezzo . 
tagliate le mele a fettine dello spessore di 1/2 cm , e cospargetele con il succo di limone affinché non anneriscano ; tamponatele con della carta da cucina, passatele poi nello zucchero.
Successivamente passate le fettine nella pastella , poi fatele dorare nell’olio caldo (circa 180 gradi) rigirandole su entrambi i lati . Quando toglierete le frittelle di mele dall’olio, ponetele su carta assorbente da cucina, in modo che scoli l’olio in eccesso, e poi cospargetele leggermente con dello zucchero a velo . Servitele immediatamente.

Consiglio

Per friggere al meglio le frittelle di mele, dovete tenere sotto controllo la temperatura dell’olio che non deve essere ne troppo fredda e ne bollente: diciamo che la temperatura ideale si agira sui 180 gradi. Vi conviene immergere nell’olio 3-4 frittelle di mele alla volta, in modo da non raffreddarlo troppo: inoltre durante la frittura, fateattenzione che le frittelle non si attacchino tra loro e che non si scuriscano eccessivamente.


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Tigelle o crescentine

le crescentine (da impasto che cresce), chiamate ormai nel linguaggio comune tigelle, sono delle focaccine tipiche modenesi, preparate con un impasto di farina, strutto, lievito di birra e acqua.
Possono essere farcite come delle piadine.
Ingredienti per circa 22 tigelle
200 gr acqua tiepida
500 gr di farina
lardo per ungere
25 gr lievito di birra
1 cucchiaino di sale
80 gr di strutto
1 cucchiaino di zucchero 
PREPARAZIONE
Sbriciolate in una ciotola il lievito di birra, poi aggiungete lo zucchero e un poco di acqua tiepida fino a ricoprire il tutto: mescolate fino a sciogliere il lievito e lasciate riposare qualche minuto fino al formarsi della schiuma in superficie. Nel frattempo unite il sale all'  acqua tiepida rimasta e mescolate per scioglierlo.
Versate in una ciotola capiente la farina, praticate un buco nel centro dove verserete il composto di lievito , lo strutto e l’acqua salata. Impastate bene gli ingredienti.
Quando avrete ricavato una palla, proseguite ad impastare sul di una spianatoia infarinata fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico. Mettete l’impasto ottenuto in una ciotola infarinata, coprite con un canovaccio pulito, quindie lasciate lievitare per almeno un’ora in un luogo tiepido e privo di correnti d’aria.
Quando l’impasto sarà pronto , stendetelo con un matterello in una sfoglia di circa 3 mm di spessore dalla quale ricaverete dei dischi di circa 10 cm di diametro.
Scaldate l’apposito ferro per tigelle da entrambi i lati per almeno 5 minuti, poi ungete l’interno con del lardo (o strutto), posizionatevi i dischi di impasto e fateli cuocere per almeno 8 minuti, rigirandoli più volte su entrambi i lati .  Tagliate le tigelle a metà come un panino e farcitele ancora calde: servitele immediatamente.
N.B.  al posto dello strutto si può usare anche dell'olio di oliva.


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Carpaccio di bresaola con noci e radicchio

Ingredienti per 4 persone
- 200 g di bresaola
- 2 cucchiai d’olio extravergine di oliva
- ½ limone
- pepe nero
- 1 radicchio rosso
- 1 pugnetto di noci già sgusciate
Stendere le fette di bresaola in due piatti in modo tale che rimangano bene stese .
In una ciotola emulsionate l'olio e qualche goccia di succo di limone, il pepe e il sale.
Con un pennello da cucina ungere la bresaola.
Lavate, asciugate ed affettare il radicchio a striscioline fini.
Sgusciate le noci e schiacciatele, tenete da parte qualche guscio per la decorazione se preferite.
Cospargete le fette di bresaola con il radicchio tagliato a striscioline e con le noci tritate , aggiungete a filo ancora un pochino di olio.


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Pappardelle con spek e funghi

 

INGREDIENTI PER 4 PERSONE
- 1 spicchio di aglio
- 500 gr di porcini puliti
- 300 gr di pasta fresca tagliatelle
- olio
- pepe
- prezzemolo tritato
- 1 scalogno piccolo
- 120 gr di speck a cubetti
Pulite molto bene i porcini e tagliateli a fette non troppo sottili . Portate a bollore una pentola contenente abbondante acqua. Mondate lo scalogno, tritatelo finemente e mettetelo ad appassire  a  fuoco basso in una padella con l’olio e uno spicchio di aglio schiacciato (o tagliato a metà, così sarà più agevole toglierlo dopo la cottura se non desiderate mantenerlo nel condimento). Quando lo scalogno sarà appassito senza aver preso colore, aggiungete lo speck e lasciatelo rosolare per 5 minuti stando attenti a non bruciare lo scalogno. A questo punto aggiungete i porcini e lasciateli cucinare a fuoco moderato per circa 10 minuti , girandoli di tanto in tanto;  nel frattempo lessate le pappardelle in abbondante acqua salata.
Quando i funghi saranno cotti, aggiungete qualche mestolo di acqua di cottura della pasta, pepate, e aggiustate eventualmente di sale e aggiungete il prezzemolo tritato .
Quando le pappardelle saranno cotte e ancora al dente, scolatele lasciando un residuo di acqua di cottura, e buttatele nel condimento preparato : mescolate bene fino ad addensare il sugo, e impiattate, guarnendo ogni porzione, con un ciuffetto di prezzemolo  fresco.
Consiglio
Quando pulirete i funghi porcini, cercate di non immergerli o addirittura lasciarli a mollo nell’acqua; vi consigliamo invece di strofinarli delicatamente e in modo accurato con una spazzolina morbida, possibilmente senza lavarli, e di raschiare i gambi con un coltellino. Tutto questo , ovviamente se i porcini non sono molto sporchi di terra. In caso contrario, lavateli velocemente sotto un getto di  acqua fredda e poi tamponateli con un panno morbido e asciutto.
Se preferite un condimento più ricco potete aggiungere al sugo la panna fresca, circa 200-250 ml, che verserete in padella una volta che i funghi saranno cotti. Fate cuocere tutto insieme per un paio di minuti poi spegnete e fate saltare il tutto insieme alla pasta.

 


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Insalata di arance

 

ingredienti per 4 persone:
- 4 arance sanguinelle
- 12 olive nere
- mezza cipolla di tropea
- olio, sale, pepe
Per preparare l'insalata di arance, lavate le arance e sbucciatele a vivo (eliminando la pellicina bianca esterna). Una volta che avrete sbucciato le arance, tagliatele a fettine alte circa 1 cm (o se preferite a tocchetti), e riponetele su di in un piatto da portata, eliminando gli eventuali semi.
Mondate la cipolla rossa (o il cipollotto), affettatela finemente e riponetela in una ciotola (se volete addolcirla, lasciatela in ammollo in abbondante acqua fredda per almeno 10 minuti, poi scolatela e asciugatela per bene). In una terrina a parte, sbattete con una forchetta l'olio, il sale ed il pepe, creando un'emulsione . Mettete in una ciotola le fette di arance, la cipolla.
unite le olive e condite il tutto con l'emulsione di oilo, sale e pepe : lasciate riposare l’insalata di arance così condita per 10 minuti  e poi servite.
Consiglio : La si può servire come antipasto, o come contorno, ed è ideale per piatti di carni grasse, come le puntine di maiale arrosto e la salsiccia fritta. Dovete sceglierle quindi non troppo dolci, ma piuttosto acidule.

 


www.corrierechieri.it/art/Insalata di arance

Tortine al cacao con cuore morbido di pera

 

Ingredienti per 6 persone:
-500 gr di pere Kaiser
-190 gr di farina
- 140 gr di zucchero
- 100 gr di latte
- 75 gr di burro
- 10 gr cacao in polvere
- 9 gr lievito in polvere per dolci
- 1 uovo
- 1 scorza di arancia grattugiata
1. stufate le pere , detorsolate e ridotte in tocchi in una casseruola con 150 gr di acqua, 40 gr di zucchero per 15' minuti e poi frullatele in crema.
2. montate il burro che avrete fuso con il tuorlo e lo zucchero rimasto, quindi incorporate la farina e il lievito , il cacao, il latte, poco sale e la scorza dell'arancio, infine aggiungete l'albume montato a neve con un pizzico di sale.
3. versate metà del composto negli stampini antiaderenti che avrete imburrato, poi unite un cucchiaio di crema di pere e colmate il resto dello stampini con il restante composto. Infornate a 170° per 25' . Sfornate e servite tiepidi.

 


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Dado vegetale fatto in casa

Ingredienti: 

- 200 gr di sedano

- 3 carote

- 1 cipolla grossa

- 1 zucchina

- 100 gr di prezzemolo

- basilico, rosmarino , salvia

- 150 gr di sale grosso

- 1 cucchiaio di olio di oliva

 

Procedimento : 

Lavate e pulite le verdure e mettetele dentro a una pentola di acciaio insieme ad un cucchiaio d’olio, quindi copritele con il sale e fatele cuocere per almeno 1 ora e mezza senza aggiungere acqua. A questo punto frullate il tutto e rimettete sul fuoco finchè non si sarà addensato ancora. 
Conservate il dado ancora caldo dentro a contenitori di vetro possibilmente sterilizzati, oppure nei contenitori per i cubetti del ghiaccio e mettetelo in frigorifero. Quando deciderete di utilizzarlo tenete conto che un cucchiaio del vostro dado casalingo coincide con uno dei classici quadratini.


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lunedì 19 settembre 2011

Bancomat clonato?

CHIERI Bancomat clonati alla San Paolo di piazza Cavour? Sabato mattina, intorno alle 10, una cliente si è accorta che lo sportello aveva qualcosa di strano: per esempio, c’erano dei fili penzolanti. Prima di prelevare, ha chiamato i carabinieri. Sono intervenuti i militari del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Chieri: hanno bloccato il bancomat e recintato l’area, in modo da evitare altri prelievi.


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Frontale con feriti lungo via Roaschia

CHIERI «Mamma,quell’auto ci viene addosso». Poi lo schianto, fortunatamente senza gravi conseguenze. Due auto si sono scontrate sabato, intorno alle 15, in strada Roaschia, all’altezza della curva all’angolo con via Montosolo. Una Lancia Delta guidata da un chierese di 83 anni, nell’affrontare il tornante, si sarebbe allargata troppo, uscendo di strada, salendo sul terrapieno e rientrando nella carreggiata pochi metri dopo. Nella manovra la Delta avrebbe invaso la corsia opposta, schiantandosi quasi frontalmente con una Fiat Seicento.


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''Vogliamo abbatterne di piu'''. Collina dura contro i cinghiali

Aumentare il numero delle battute e dei cinghiali da abbattere. Questa la richiesta all’assessore provinciale alla montagna Marco Balagna portata martedì dal sindaco di Pino Torinese Andrea Biglia. Con lui l’assessore pinese Fabrizio Radicati e quello baldisserese Renzo Berruti e rappresentanti della Coldiretti locale.


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Riscoprire la collina

Grandi scoperte a due passi da casa con la nuova rubrica del “Corriere”. A partire da questo numero ogni martedì una doppia pagina al centro del giornale presenterà un itinerario escursionistico sulla nostra collina predisposto in collaborazione con l’Ente Parco Naturale Collina Torinese.


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giovedì 15 settembre 2011

Il prof riprende a mangiare. ''Ho vinto la mia battaglia''

«Ho vinto, l’ufficio scolastico mi ha dato ragione».Mario Maranzano interrompe lo sciopero della fame. Il professore di religione del Monti aveva smesso di mangiare giovedì 1° settembre per tutelare i diritti di una docente, Daniela Zappa, che non avrebbe ricevuto il giusto trattamento nel passaggio dalle scuole medie alle superiori. «Lo scorso venerdì, dopo quattro chili persi in nove giorni, ho ripreso ad alimentarmi: la mattina io e la collega siamo stati convocati all’Ufficio scolastico regionale e ci hanno dato ragione. Hanno riconosciuto che la procedura utilizzata dal preside Salvatore Perna non era corretta, a causa di vizi di forma e di non osservanza delle norme. In attesa della comunicazione ufficiale, che dovrebbe arrivare a breve, abbiamo stabilito un “patto tra gentiluomini” che mi ha permesso di tornare a mangiare. Presto la professore


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giovedì 8 settembre 2011

La musica dal vivo si balla in piazza

Tre giorni di musica dal vivo da ascoltare e ballare in piazza Dante. E’ il Cherium Rock Fest che, grazie all’organizzazione dell’associazione Steam Project e del Comune, inaugura giovedì prossimo la sua nona edizione, con tre serate tutte gratuite. Il programma del festival riserva le prime due serate al altrettanti gruppi, con inizio alle 21,30 (servizio birreria a partire dalle 19,30), e prevede un gran finale a più voci per sabato.


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Lo spreco in diretta sul web

La sala del Consiglio comunale si atteggia ad aula parlamentare. Registrazioni audio, video e trasmissioni in diretta sul web. E’ la rivoluzione tecnologica che attende l’assise cittadina. La spesa? 140 mila euro, inserita a bilancio con la variazione di giugno.Troppo per l’opposizione, soprattutto in un momento di crisi generale. Ma l’assessore Antonio Zullo, ribatte: «Era una necessità condivisa da tutti».


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Maranzano prosegue lo sciopero della fame

«Maranzano interrompa lo sciopero della fame». Il preside del Monti, Salvatore Perna, lancia un appello al professore di religione del Monti che una settimana fa ha smesso di alimentarsi per protesta. Motivato da un errore di procedura commesso ai danni di una collega, Daniela Zappa, che doveva fare il passaggio dalla scuola media a quella superiore. «Perché deve soffrire in questo modo? Lo vedo ogni giorno più debole e mi spiace dal punto di vista umano. E poi è un problema anche per la scuola: quando non ce la farà più a lavorare dovrò nominare un supplente».


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Al Centro visite don Bosco in 4 tappe

Un centro visitatori allestito nel salone in cui avvenne un prodigio, destinato ad accogliere da tutto il mondo i pellegrini attratti dalla figura di don Bosco. Sarà inaugurato domani, sabato, alle 18, nell’ex seminario di San Filippo, in via Vittorio Emanuele 63. Alle 21,30, poi, per ricordare il Santo che proprio a Chieri sfidò e vinse un saltimbanco, nel cortile interno dell’edificio andrà in scena uno spettacolo di giocoleria.


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Davide Pellis e Gabriele Mattalia re della pista

SAN FRANCESCO AL CAMPO Grande exploit del Pedale Chierese, che mercoledì sera ha conquistato tre titoli nell’atto conclusivo del «Trofeo Piemonte», gara a tappe su pista ospitata dal velodromo «Francone ».

LUMELLOGNO Il Pedale Chierese è stato protagonista anche nel «Trofeo Don Bosco» riservato agli Esordienti che si è disputato domenica nel Novarese.

VALLE SAUGLIO Ennesimo successo per il cambianese Alessandro Bagnasacco, che dopo aver vinto il titolo regionale ha conquistato anche quello provinciale con una tappa di anticipo. Il portacolori della Body New Cycling Team ha tagliato solitario a braccia levate il traguardo precedendo il compagno di squadra Federico Galfrè e Antonio Grilli dell’Alenia. Sempre la Body New Cicling Team ha piazzato rispettivamente in quarta e in quinta posizione tra i Prima Fascia Donato Vittore e Mauro Sedici,mentre il trofarellese Maurizio Trevisanutto della Dotta Bike ha concluso la gara all’undicesimo posto.

CHIERI Dopo un anno di assenza, lunedì tornerà di scena il tradizionale «Circuito dei Viali», valevole anche per il «Gran Premio Città di Chieri» e giunto alla trentesima edizione.

VILLASTELLONE La Polisportiva Villastellonese organizza mercoledì 14 settembre una gara in notturna con circuito tipo pista in collaborazione con il Comune e l’Udace. Ritrovo alle 18,30 davanti alla stazione con successive partenze scaglionate per categorie. Il circuito, da ripetere una ventina di volte per un totale di 25 chilometri, si snoderà su un anello da via Cossolo a via Madonna, via Como, quindi via Mazzini e ritorno in via Cossolo. Costo di iscrizione 10 euro.

Nella foto Da sinistra Davide Pellis e Gabriele Mattalia, mattatori in pista.


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lunedì 5 settembre 2011

''UNA FREGATURA''

CHIERI «Inaccettabile». I chieresi sono univoci nel definire la nuova manovra finanziaria, che questa settimana dovrebbe passare in Parlamento. Oggi, martedì, scendono in piazza le delegazioni sindacali contro i tagli alle pensioni e i continui rincari che si prospettano per i contribuenti. Dalle associazioni dei consumatori denunciano una perdita di oltre 2.100 euro l’anno a famiglia, cui si aggiunge il peso dell’aumento di prezzi e tariffe. Ai tavoli dei bar, tra i banchi del mercato e in coda alle poste non si parla d’altro: «Che cosa fa il Governo? Siamo in deficit, ma possibile che a rimetterci siano sempre i poveracci?». La confusione è tanta, anche tra i parlamentari che prima propongono incremento dell’Iva, eliminazione di Comuni e Province e aumento dell’età pensionabile, ma il giorno dopo fanno dietro front: «Non ci ho capito niente - ammette un addetto alla pescheria al mercato di piazza Europa - Aumentano l’Iva? Ma sa che noi la paghiamo già diversa a seconda della razza del pesce? Il 10% sulla spigola, il 5% sui gamberetti. Devo mettermi un commercialista in cassa che mi aiuti a battere lo scontrino fiscale? E’ così che vogliono eliminare l’evasione?». Ma la scorsa settimana Berlusconi, Bossi e Tremonti hanno stabilito che non ci sarà nessun aumento dell’Iva e nessun contributo di solidarietà. Hanno inoltre ipotizzato il dimezzamento del numero dei parlamentari e la soppressione delle province quali enti statali: «Non sono d’accordo con il dimezzamento dei parlamentari - analizza Simone Zito, 24 anni, studente universitario - Minore è il numero dei politici, più facile è che le leggi siano ad personam. Sono più d’accordo con il dimezzamento degli stipendi. Il risultato sarebbe lo stesso con meno corruzione». Qualcuno fa ironia: «Gli stipendi dei parlamentari posso anche essere adeguati - considera Gerardo Pilato, 58 anni, commerciante di utensileria meccanica - Ma quello che non capisco è come possano con questi stipendi essere anche corrotti. Quanto devono essere pagati per rimanere onesti?». Non hanno invece trovato posto nella manovra ulteriori novità in campo previdenziale: il governo aveva pensato a una norma per limitare l’uso dei contributi figurativi del servizio militare e di quelli da riscatto degli anni di università, nel caso di uscita dal lavoro con 40 anni di anzianità. Ma ha poi fatto marcia indietro: «Ci stanno fregando ma lo scopriremo solo tra qualche anno - è secco un addetto alle pulizie del mercato di piazza Dante - A rimetterci sono sempre operai, pensionati e nuove generazioni. Quale sarà il futuro dei miei figli? Prima dopo 35 anni di lavoro si andava in pensione, poi sono diventati 40. Dopo dovevi avere 60 anni, adesso 65. Poi ti dicono che hai maturato gli anni ma sei troppo giovane. Ci prendono in giro. Quando inizi ad alzare mattoni a 15 anni, a 50 hai la schiena spezzata ». Interviene un collega: «Un muratore va in pensione a 70 anni e arriva a mille euro al mese. Un senatore dopo un giorno di parlamento ha diritto per tutta la vita a un mensile di 3mila euro. Non c’è giustizia». Dice la sua Dora Tarantino, 74 anni, pensionata: «Questo Governo deve andare a casa. Da quando c’è Berlusconi è stata una batosta dopo l’altra. Perchè la manovra non la fanno sui privilegi dei politici? Non c’è mai un provvedimento che metta a rischio il loro posto al caldo. Io sono andata in pensione a 55 anni. Ho iniziato a lavorare che ero adolescente. Adesso i nostri figli non hanno contributi. Prima guadagnavi poco, ma una casa riuscivi a comprarla. Le nuove generazioni sono in mezzo a una strada». Indignati anche Umberto e Loredana Santoro, 68 e 63 anni, marito e moglie pensionati che discutono sulle panchine di piazza Cavour: «Hanno avuto il coraggio di non riconoscere il servizio militare per i contributi figurativi - commenta Umberto - Eppure la naja era imposta dallo Stato stesso. Una vergogna. Adesso parlano di lotta all’evasione fiscale come se fosse farina del loro sacco. Criticavano la proposta Visco e ora copiano l’idea della rintracciabilità delle spese». E la moglie: «Le banche europee non hanno più fiducia nel nostro Paese. Nella classifica europea siamo dopo la Spagna. Fino agli anni ’80 non avevamo debiti, poi sono arrivati Craxi, tangentopoli e Berlusconi. La storia la conosciamo tutti». Riprende Umberto: «I politici ora arrivano dal nulla. Nominati dai segretari di partito, senza nessuna gavetta o specializzazione. Come possono tenere le redini di un Paese?». Fa discutere anche la proposta, per altro in bilico come tutte, di eliminare i ponti delle festività laiche: «Le feste non vanno toccate - è arrabbiata Samantha Ricci, 37 anni impiegata - Non sanno proprio che pesci pigliare. Se togli le festività in un Paese come l’Italia che campa anche sul turismo, elimini una grossa fetta di guadagni. Le persone non si muovono, non vanno a mangiare fuori. Ma come ragionano questi politici? E l’aumento dell’età pensionabile è assurdo: spariranno i nonni, chi guarda i bambini? Gli asili nido non bastano, fondi per la scuola non ce ne sono, gli stipendi sono bassi per pagarsi una baby sitter: come pensano che la gente metta su famiglia? Siamo alla frutta». Scattano le proposte: «Io sono a favore della patrimoniale - dichiara Pilato - Il 48% del reddito italiano è in mano al 10% dei contribuenti, mentre il reddito del cittadino medio non supera i 22mila euro. Quindi è giusto che venga fatta una legge che tassi di più chi ha grossi patrimoni. Sono invece contro l’aumento dell’Iva, che impatta sui portafogli della classe media. Dovrebbero essere tassati i beni di extra lusso. Se puoi permetterti aerei privati, yacht e auto sopra una certa cilindrata, puoi anche spendere qualcosa di più per lo Stato. E’ la Robin tax che Tremonti aveva già proposto,ma non è mai stata messa in atto». Conclude il commerciante: «Ormai siamo in una fase di crisi finanziaria, dove a essere sovrano è il debito. Di questo passo saremo sempre uno Stato debitore».


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I negozi alimentari al tempo del 'boom'

Tra due giorni, giovedì mattina, apre in zona un altro colosso del commercio, il superstore della Pam, in territorio di Pino, proprio al confine con Chieri, con un corollario di negozi e il ’fai da te’ La Prealpina. Il grande supermercato nasce sulle ceneri delle officine meccaniche Favretto, un’altra trasformazione segno dei tempi che corrono, ovvero meno lavoro per l’industria manifatturiera e più spazio alle enormi strutture commerciali che da vent’anni ormai dominano il panorama cittadino. E non è finita qui. Al Gs, diventato Carrefour, al Famila e a ’Il Gialdo’, simbolo di una prima rivoluzione, si affiancherà tra pochi mesi, certamente pronto a sfruttare la grande occasione del consumismo natalizio, la nuova Ipercoop. La Coop, attualmente all’interno del centro di via Conte Rossi, infatti si sta preparando al trasloco verso la nuova, attigua sede trasformandosi da supermercato in megastore dagli spazi quintuplicati, dove gli alimentari continueranno a restare parte di un tutto che non avrà confini in termini di tipologie di merci vendute. A questo panorama abbiamo voluto in questa pagina contrapporre le fotografie scovate negli archivi, immagini di quarant’anni fa e oltre, che non solo il bianco nero fa sembrare ancora più vecchie. Le ceste di frutta e verdura sul marciapede della via centrale, i capretti sgozzati esposti fuori dalle macellerie, sporcati dalla polvere e dagli scarichi dei tubi di scappamento delle 600, ci sembrano appartenere quasi ad un’altra civiltà. Eppure era solo la Chieri degli anni ’60. Qui la lobby dei piccoli commercianti, impaurita dalla concorrenza sui prezzi, impedì allo Standa di insediarsi, sfogando tutta la sua ’potenza’ politica sui tavoli degli assessori. Non si potè però opporre, ben prima peraltro delle sue stesse aspettative, ai minimarket Despar e Vegè, che tracciarono negli anni ’70 quel piccolo solco sul quale oggi la Coop ha aperto un’autostrada a otto corsie.


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Travolto da un'auto al rally

Ucciso dalla passione per il rally. Mario Scanavino, 60 anni, nato a Castelnuovo, ma molto conosciuto nel Chierese per il suo passato di “navigatore”, è morto sabato, investito da un’auto in gara mentre assisteva al Rally delle Valli Cuneesi, nel tratto tra Montemale di Cuneo e Valgrana. Abitava da un anno a Bardonecchia, dopo aver vissuto a Torino. Ma nel Chierese lo ricordano in tanti per la sua passione sportiva: tra gli Anni 80 e 90 ha partecipato come navigatore a molti rally. Per tre anni ha gareggiato al fianco del pilota chierese Mario D’Ambra. E’ proprio lui a ricordarlo con affetto: «Un amico. Ieri mattina, lunedì, sono scoppiato a piangere: è un altro di noi che se ne va, anche se in un modo stupido».


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Cultura ebraica senza Autorita'. La Giunta dimentica la stele

CHIERI Autorità latitanti all’inaugurazione della stele degli “Itinerari risorgimentali 2011” promossi dalla Provincia di Torino, scoperta domenica mattina fuori dal Ghetto ebraico di via della Pace. Il sindaco Francesco Lancione è alla messa di Borgo Padova insieme all’assessore Antonio Zullo. Fuori sede l’assessore alla cultura Giovanni Pellegrino. Con i tolvesi per la festa di San Rocco il vicesindaco Luigi Sodano. Insomma: nessuno si si presenta. Nemmeno un assessore a fare gli onori di casa e tener compagnia all’assessore provinciale al bilancio Marco D’Acri. Così, dopo un frenetico giro di telefonate, l’incarico di rimediare all’ennesima figuraccia del Comune viene affidato alla consigliera Laura Ronco, che arriva in tutta fretta. Con lei, ma già presente per i fatti suoi, anche il consigliere di minoranza Antonio Maspoli


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Marijuana nei vasi arrestato 37enne

Teneva due piante di marijuana sul balcone. Il villanovese A. P., 37 anni, è stato arrestato dai carabinieri lunedì mattina. A notare i due vasi sarebbero stati i vicini di casa. E nella sua casa sono stati trovati anche 0,6 grammi di hashish e un bilancino di precisione. L’uomo è stato rinchiuso nel carcere di Quarto d’Asti.


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giovedì 1 settembre 2011

''Noi docenti umiliati al liceo''. E inizia lo sciopero della fame

Smette di mangiare per tutelare i diritti di una collega. Mario Maranzano, professore di religione del Monti, ha iniziato ieri uno sciopero della fame, ufficializzandolo nel Collegio docenti il giorno stesso, il primo del nuovo anno scolastico. L’iniziativa è per protestare contro quello che ritiene un errore di procedura commesso al liceo chierese: «Ma non ce l’ho soltanto con il preside Salvatore Perna. Mi sono informato e ho visto che questi sbagli avvengono in tutta Italia ». Questo peraltro non è che l’ultimo episodio di una guerra intestina al liceo che si combatte ormai da più anni, dividendo docenti, genitori e studenti, chiaro sintomo di un disagio che non accenna a svanire. Lo sciopero della fame sembra essere la classica goccia che ha fatto traboccare un vaso stracolmo di attriti e malumori.


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