mercoledì 23 aprile 2014

Elezioni 2009: Astolfi ritira la candidatura a sindaco e la Lega Nord si allea a Lancione

Marco Astolfi ritira la sua candidatura a sindaco: la Lega Nord Piemont sosterrà Francesco Lancione già al primo turno delle elezioni amministrative del 6 e 7 giugno prossimi. L’alleanza di centro destra nata intorno alla Lista per Chieri-Udc aumenta il suo peso specifico e rende evidente il suo obiettivo: vincere al primo turno. Sul fronte opposto, l’unica che può evitare che ciò si verifichi è Manuela Olia, la candidata del Partito Democratico che per ora non ha ancora stretto la prima (e unica) alleanza: quella con i Moderati di Antonio Guarini, ultimo partito in attesa di accasarsi.

Per i due principali condottieri in lizza viene così a crearsi uno scenario estremamente interessante: esaminiamolo. 

Lancione è nei panni di Napoleone ad Austerlitz: per essere certo di diventare sindaco deve assestare ai suoi avversari un colpo secco già al primo turno, senza lasciare loro la possibilità di riorganizzarsi per un ballottaggio che riserverebbe delle incognite.

Manuela Olia si trova invece nella situazione di Sam Houston, il comandante dell’esercito che combattè per l’indipendenza del Texas. Sa che le primarie saranno la sua Alamo, il forte assediato e distrutto dai messicani: bisognerà lucrare del prevedibile bagno di sangue del primo turno, per costruire su di esso la riscossa. Houston sconfisse il generale Santa Anna nella battaglia di San Jacinto: Manuela Olia, riuniti i rinforzi dell’Italia dei Valori (IdV) e della sinistra, potrebbe ribaltare al ballottaggio l’esito del primo turno.

A margine di questa sfida ci sono i comprimari: Anna Zullo, sostenuta dai Comunisti Italiani (partito cui è iscritta dal 2003, e non a Rifondazione Comunista, come erroneamente scritto sul “Corriere” 

di venerdì scorso), da L’altra Chieri Possibile e da Rifondazione; Giovanni Porcino, candidato non ancora definitivo per IdV; Paolo Ferrante per La Destra; un candidato per ora senza nome del Nuovo Psi.

Se i chieresi non avessero cambiato idea rispetto alle politiche del 2008, che cosa succederebbe? 

Facendo una media tra i risultati di Camera e Senato, il centro-destra arriverebbe al 50%. Ma da allora è passsato un anno e, come si sa, le comunali sono ben altra cosa rispetto alle politiche: conta la persona, e sarà su quel piano che buona parte si giocherà.

«L’accordo che abbiamo stretto è una grande scommessa – afferma Astolfi, che sarà capolista della Lega Nord – Riteniamo però che Lancione sia sul piano umano la persona giusta per governare la città nei prossimi cinque anni». 

Nell’aderire all’alleanza avete già stretto accordi circa la spartizione degli assessorati? «Non ne abbiamo ancora parlato: la priorità sta nel cambiamento, che si concretizza nel programma, poi si entrerà nello specifico dei nomi degli assessori». 

Una ipotetica giunta a otto potrebbe però essere composta da due assessori di area ex Forza Italia, due ex Alleanza Nazionale, due Lega Nord, uno Lista per Chieri (che avrebbe anche il sindaco) e uno Udc.

Manuela Olia come farà ad emulare il generale Sam Houston? «Andando a cercare i voti uno per uno – risponde la candidata del centro-sinistra – Infatti non sono per nulla convinta che l’esito della sfida sia già deciso». 

Però questa volta non partite da favoriti: su che cosa puntate, per ribaltare il risultato? «Su un pezzo di storia della città lungo 15 anni, lungo il quale il centro-sinistra ha governato bene – elenca Manuela Olia – Poi abbiamo un buon programma, che offre interessanti prospettive per il futuro della nostra città, ed è espresso da una squadra di persone, non da una coalizione di interessi». 

Prima delle elezioni dichiarerà chi sarebbero i suoi assessori, nel caso in cui venisse eletta? “Lo farò di sicuro”.

In mezzo al guado sono rimasti perciò solo i Moderati. «A livello provinciale è in corso la trattativa 

per la lista “Moderati per Saitta” – spiega Antonio Guarini – Se prenderà corpo porterà appresso, a cascata, tutta una serie di alleanze col Pd in campo locale, a cascata: Chieri compresa». 

E se non quagliasse? «Potremmo ugualmente accordarci, oppure correre da soli. Ma anche col Pdl stiamo continuando a parlare». E’ veramente il massimo della moderazione: andiamo dove ci mandano, oppure con chi ci prende. Chi non li vorrebbe, degli alleati cosi? 

Enrico Bassignana, edizione del 10/04/2009  


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