mercoledì 23 aprile 2014

Fronte comune tra Lista per Chieri, Popolo delle Libertà e Udc

La Lista per Chieri, l’Udc e il Popolo delle Libertà faranno fronte unico alle elezioni amministrative del 6 e 7 giugno, sostenendo la candidatura a sindaco di Francesco Lancione. Una svolta già ampiamente annunciata dal Corriere e che è diventata ufficiale nei giorni scorsi. 

Novità della settimana è poi l’uscita allo scoperto di Anna Zullo con le liste di sinistra. 

All’alleanza di centrodestra manca così solo più la Lega Nord Piemont: contatti sono in corso con Marco Astolfi che, se ritirasse la sua candidatura a sindaco per appoggiare Lancione, farebbe salire parecchio il peso specifico di una coalizione che avrebbe persino buone probabilità di vincere al primo turno. 

Il fronte opposto è infatti molto frammentato. Italia dei valori sta pensando di candidare a sindaco Giovanni Porcino, ventunenne studente di Giurisprudenza, figlio del deputato Gaetano. 

Anche il blocco della sinistra (Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, L’altra Chieri possibile) 

avrebbe individuato una candidata: è Anna Zullo, sorella di Antonio, l’ex assessore fresco di dimissioni che milita nella Lista per Chieri. 

Propone, come è noto, una candidata donna anche il Partito Democratico: Manuela Olia, che in vista delle elezioni si dimetterà dalla presidenza del Consorzio Socioassistenziale. 

Saranno in corsa per la poltrona di sindaco inoltre Paolo Ferrante, candidato a sindaco per La Destra, e forse il Nuovo Psi, che però non ha ancora il candidato. E’ invece saltata l’ipotesi del “terzo 

polo” con Giuliano Manolino: i potenziali alleati si sono tutti accasati separatamente.

Per quanto riguarda Lancione e il Pdl, tanto tuonò che piovve. 

E val la pena di ripescare la “chiusa” della lettera che poche settimane fa il candidato inviò al “Corriere”, quando si era iniziato a parlare con stupore che un ex uomo del garofano finisse sullo stesso carro di Alleanza Nazionale: «Qualora decidessi di partecipare attivamente alle prossime 

elezioni amministrative, come più volte richiesto dagli amici della “Lista per Chieri” e dal Circolo Culturale “I Modigliani”, tale partecipazione avverrebbe comunque all’interno di un movimento autonomo e sicuramente slegato da quei partiti politici, dai quali sono sempre stato ideologicamente 

distante». 

Assente da Chieri Lancione, spetta al portavoce della Lista per Chieri Luciano Paciello (che di professione è avvocato...) farne una esegesi per spiegare che in effetti Lancione aveva scritto così, però intendeva cosà. «Quella cui partecipiamo non è una coalizione di centrodestra - premette 

Paciello - La “distanza ideologica” di Lancione si riferiva a movimenti politici estremistici, da una parte e dall’altra: ma sfido a definire tale il Popolo delle Libertà. In ogni caso la nostra alleanza è limitata a Chieri». 

Perché? «Perché ragioniamo strettamente sui problemi della città, i soli che contano. Allora parlare di Bpr o di buchi nelle strade è uguale che lo si faccia partendo dal centrodestra o dal centrosinistra, ammesso che questi due aggettivi abbiano significato».

Per far pendere in modo significativo la bilancia elettorale sarà determinante la posizione della Lega Nord Piemont: «Al momento non abbiamo ancora fatto accordi con nessuno - segnala Marco 

Astolfi, consigliere comunale leghista e candidato a sindaco - La mia candidatura potrebbe anche venir ritirata, ma prima ci si deve mettere d’accordo sul programma, che deve mettere al primo posto gli interessi dei chieresi».

Manuela Olia, sul fronte opposto, è impegnata in una sfida epocale che si combatterà in due tempi: innanzitutto bisognerà arrivare al ballottaggio.«Ora stiamo mettendo a punto il programma e la lista, e lavorando sulle alleanze - dichiara Manuela Olia - La prossima settimana potremo essere più precisi».

In realtà il Pd per ora di alleati non ne ha. Italia dei Valori va per conto proprio, e i soli da accasare sono i Moderati. Se Antonio Guarini bussasse alla porta del centrodestra forse qualcuno gli aprirebbe. Gli restano altre due possibilità: allearsi col Pd o correre in proprio. «In Provincia è quasi certo che saremo da soli - anticipa Giuliano Manolino - A Chieri la partita è ancora aperta: non è escluso che ci si possa alleare col Pd».

Morale: per il centrodestra è essenziale tentare il colpaccio di vincere al primo turno. Se si va al ballottaggio, la bilancia potrebbe equilibrarsi: difficilmente gli elettori di Idv e del blocco di sinistra voterebbero per Lancione, allora la partita potrebbe riaprirsi. Bisogna mettere nel conto tante variabili, 

il cui peso è difficile da quantificare: l’astensionismo, per esempio, oppure il peso in chiave locale dell’orientamento nazionale degli elettori. 

Di una cosa si può essere però certi: comunque vada a finire, le elezioni del 2009 riserveranno una sorpresa. O per il ribaltone rispetto alle forze politiche che hanno governato il palazzo negli ultimi quindici anni, o perché per la prima volta Chieri avrà per sindaco una donna.

Enrico Bassignana, edizione del 27/03/2009


www.corrierechieri.it/art/Fronte comune tra Lista per Chieri, Popolo delle Libertà e Udc

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