giovedì 16 settembre 2010

Servizio civile a rischio estinzione

Il servizio civile volontario rischia l’estinzione nel Chierese. A causa dei tagli del governo, nel giro di un anno potrebbe non esserci più alcun posto disponibile. Dal 2009, infatti, si sono ridotti di quasi l’80%: quest’anno soltanto quattro ragazzi potranno prestare servizio tra tutti i 25 Comuni dell’area, quattordici in meno rispetto a dodici mesi fa, quando erano diciotto volontari distribuiti tra Consorzio Chierese per i servizi socio-assistenziali (Ccssa), Gruppo Abele di Andezeno e casa di riposo “Le Orfanelle” di Chieri. Da gennaio sarà soltanto più il Ccssa a usufruire dell’aiuto dei quattro giovani volontari che saranno impegnati in un progetto di sostegno ai minorenni in difficoltà. Nessuno tra Comuni, scuole, associazioni, Asl, case di riposo e realtà legate a cultura, educazione e sanità tra tre mesi potrà più servirsi del contributo prezioso di questi ragazzi, che mettevano a disposizione il loro tempo per fare un’esperienza di vita e guadagnare qualche soldo per pagarsi gli studi universitari. Nel 2008, in Piemonte i posti erano 1.008, nel 2009 sono scesi a 639 e quest’anno a 491. Se l’andamento si confermasse anche tra dodici mesi, il Chierese già dal 2011 potrebbe non avere più opportunità di servizio civile. «È un vero peccato – si rammarica Loredana Salsano, responsabile di Area integrativa del Consorzio per i servizi socio-assistenziali – Ci riteniamo già tra gli enti fortunati, perché nonostante gli otto volontari in meno rispetto al 2009 ne avremo comunque quattro. Saremo però gli unici del Chierese, e questo non lo trovo giusto: va bene privilegiare il socio-assistenziale, ma è sbagliato non assegnare volontari a settori importanti come la cultura, la scuola o l’ambiente ». E dopo un sospiro incrocia le dita per il 2011: «Siamo un po’ preoccupati, chissà se il nostro progetto riceverà ancora i finanziamenti... ». Dall’anno prossimo a subire i maggiori disagi per i tagli saranno la casa di riposo “Le Orfanelle” e il Gruppo Abele di Andezeno. Nel 2009 avevano ottenuto rispettivamente quattro e due volontari, che fino alla fine di novembre daranno una mano nel miglioramento della qualità della vita degli anziani e nell’aiuto ai tossicodipendenti. Il Gruppo Abele, in due anni, è passato da 26 volontari a zero. Niente da fare neanche per i progetti presentati dall’Asl To5, dai settori cultura di alcuni Comuni del Chierese e da certe scuole. Già l’anno scorso aveva suscitato molto clamore l’esclusione dell’Azienda sanitaria dall’elenco degli enti che potevano avvalersi dei volontari di servizio civile. Naturalmente tutti gli ambiti toccati dai progetti dell’Asl risultavano di estrema importanza per un miglior funzionamento delle strutture e dei servizi sanitari e ospedalieri: assistenza ai minori e ai disagi degli adulti, educazione alimentare e promozione della salute, aiuto per anziani con patologie invalidanti.


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