lunedì 5 luglio 2010

Ora non mi nascondo piu' Gay e lesbiche in festa

CHIERI - E’ stata un successo la festa gay di giovedì all’Oliver di viale Fasano, organizzata dal gruppo “Chieri Gaya”. Centinaia di persone hanno partecipato a “Oliver Friendly”, la prima festa di gay, lesbiche, bisessuali e trans (Glbt) della città. Chieri Gaya ha proposto lo spettacolo delle “drag queen” Eva Baldoria, Natalia Pestrada, Barbie Bubu e Rose Royce. Introduce Massimo Palma, uno degli organizzatori e fondatore di “Chieri Gaya” sul social network Facebook: «Abbiamo dimostrato che è solo uno stereotipo che in provincia la gente sia chiusa. Si è visto che la nostra città era pronta da tempo per una festa di questo tipo. La serata è un evento “storico”, un po’ come il Gay Pride a Torino nel 2006: allora c’erano migliaia di persone, soprattutto etero, che manifestavano per i diritti dei gay; giovedì a Chieri in centinaia hanno partecipato alla prima festa Glbt della città». Tra i membri del gruppo (presto associazione) c’è anche Fabio, alias Eva Baldoria, residente a Chieri fino a 5 anni fa e oggi ad Arignano: «Abbiamo portato un po’ di colore e arte a Chieri. Il pubblico è stato stupendo: ciò dimostra che anche questo può essere un ambiente accogliente per i membri della comunità gay e lesbica. Non mi aspettavo questa risposta. Mi ha fatto anche piacere esibirmi qui: all’Oliver ho lavorato anni fa per comprarmi la mia prima parrucca. E poi ho incontrato anche molti ragazzi cui ho fatto da animatore al Duomo ». Ma in cosa consiste lo spettacolo delle “drag queen”? «Ognuna di noi ha uno suo personaggio – spiega “Eva Baldoria” – Barbie Bubu ha fatto da presentatrice mentre le altre tre hanno portato il meglio del repertorio: Rose Royce è brava nelle coreografie e ha creato balletti; Natalia Pestrada è quella “baraccona” ed è più comica; io appaio come una via di mezzo, molto fredda, però poi sono la più scatenata. In generale l’esibizione era molto alla buona perché non avevamo avuto il tempo di preparare granchè». Però il pubblico ha apprezzato molto: ragazzini che curiosavano nei camerini; giovani che si facevano fotografare con le drag queen; adulti divertiti e incuriositi. Spiega Palma: «E’ stato bello perché c’erano famiglie e persone di tutte le età. Molti sono venuti per curiosità, per vedere come ci si diverte in una comunità gay. E’ stato bello perché non c’erano pregiudizi, battute o sguardi di disapprovazione: molte coppie all’inizio si vergognavano a tenersi per mano ma poi, visto l’ambiente, si sono sciolte e hanno iniziato a baciarsi tranquillamente». Chieri non è chiusa? «Rimangono molte sacche di bigottismo: nascere qui o a Torino è molto diverso per un omosessuale. Però abbiamo visto che non ci si scandalizza più. Anzi, c’è la voglia da parte di molti etero di dare ai gay gli stessi diritti che hanno loro. La sensibilità generale è in aumento». Palma prova a far nascere un movimento di gay e lesbiche a Chieri, che organizzi eventi e lavori per il riconoscimento dei diritti degli omosessuali. Per il momento aderiscono al progetto una quindicina di persone ma il gruppo si allarga e guarda alle prossime iniziative: «Ora ci godiamo questo successo. Ma ci ritroveremo a breve per organizzare un altro evento entro settembre. Poi pensiamo a un incontro con il sindaco Lancione. Ci piacerebbe avere uno spazio, magari al Patchanka, per ritrovarci e creare un centro d’ascolto». Non solo feste, quindi, ma anche attività più impegnate: «Vorremmo anche lavorare con le scuole superiori e, soprattutto, medie: è qui che comincia il bullismo nei confronti del diverso e noi vorremmo collaborare con insegnanti ed educatori per evitarlo».

Nella foto gli organizzatori della festa di Chieri Gaya.


www.corrierechieri.it/art/Ora non mi nascondo piu' Gay e lesbiche in festa

Nessun commento:

Posta un commento