lunedì 19 luglio 2010

Nomadi o Ruggeri, pubblico avaro

CHIERI - Alto livello dei protagonisti (il complesso de I Nomadi e Enrico Ruggeri su tutti), un programma rivolto a un pubblico d’età matura, scarsa risposta di spettatori paganti: è il bilancio dei concerti e spettacoli che Armonialife e Pro Chieri hanno organizzato all’ex Tabasso. «Dipende dal pubblico chierese, che è razza a sé - commenta Pierino Tamagnone, che ha vissuto le serate dalla cabina di regia - Ha poca voglia di spendere, per ciò che succede nel cortile di casa sua: e ancor meno con la crisi economica ». Questi nel dettaglio i risultati della manifestazione: 400 spettatori per il giovane mago Luca Bono, 430 per l’orchestra Tarantino, 700 per Enrico Ruggeri, l’orchestra Bagutti e la serata di teatro piemontese (quest’ultima gratis), 1800 per i Nomadi. Tra gli appuntamenti a ingresso libero gran successo per la serata latinoamericana, per il Chierinfestival e la sfilata di moda organizzata da Rachele Sacco con i commercianti chieresi, 500 persone al concerto di Gian Pieretti. Tamagnone, quando non organizza, batte le piazze piemontesi per vedere che cosa fanno gli altri, e trarne ispirazione: «Così trovo dei chieresi al concerto di Fiorella Mannoia, alle Gru, col biglietto a 35 euro. Ma 18 per i Nomadi da noi non li spendono: magari stanno fuori, a passeggiare di fronte alla biblioteca, per sentirli gratis». Chieresi dal braccino corto, dunque. Se però, invece di mirare il programma solo sugli over-40, aveste messo in cartellone anche un paio di appuntamenti rivolti ai più giovani, forse il bilancio complessivo sarebbe migliore: «Noi, per questo ciclo di spettacoli, siamo noti perché miriamo a un certo genere di pubblico. Ed è per questo che, negli anni, oltre ai Nomadi abbiamo portato a Chieri Rita Pavone, Mal, i Dik Dik, Don Backy, oltre alle grandi orchestre di liscio. I concerti per i giovani richiedono un altro tipo di organizzazione, per la quale non siamo attrezzati: la volta che abbiamo portato i Bluvertigo è stato un fiasco. Ed è per questo che vediamo bene la crescita del Team Project, capitanato da Fabrizio Corte e Sergio Cherubin, che organizzano il festival rock e a settembre si occuperanno della notte bianca». Se i 1800 che hanno assistito al concerto dei Nomadi non hanno consentito agli organizzatori di pareggiare l’ingaggio da pagare alla band, c’è però da dire che aria di miseria spira un po’ dappertutto: «E infatti i cartelloni delle feste nei dintorni, Asti compresa, sono più austeri - sottolinea Tamagnone - E quindi o è il Comune a pagare (ma l’ipotesi non è percorribile, con questi chiari di luna), o bisogna accontentarsi in tema di artisti, puntando su quelli col cachet più abbordabile». In tema di Nomadi, c’è stata una protesta: perché non c’era nemmeno una sedia, a disposizione degli spettatori? «Perché un concerto dei Nomadi si vive in piedi, così come sarebbe per gli Africa United. L’ideale sarebbe farlo in uno stadio: sulle gradinate andrebbe chi vuol stare seduto, e i fans starebbero sul campo, di fronte al palco ». Qui salta fuori un altro problema: l’ex Tabasso continua a essere una sede provvisoria, il cortile di San Luigi non è disponibile, a San Silvestro i residenti in zona si lamentano per il rumore...: «Ma non è tutto - interviene l’organizzatore - Come si può ballare il liscio su un prato, specie se prima è piovuto? Quindi il problema della sede per i concerti resta aperto». La Vijà” di settembre, intanto, traslocherà in piazza Dante. Ma la collocazione è ultra- provvisoria: in prospettiva, infatti, c’è lo scavo per un parcheggio interrato. L’anno prossimo organizzerete nuovamente le serate di musica e spettacolo? «L’intenzione ci sarebbe, ma ci sono anche una serie di incognite». Quali? «Il posto e l’aspetto economico. Perché è vero che possiamo contare su alcuni sponsor, che ci evitano la bancarotta. Ma ciò che noi ci aspetteremmo è una maggiore affluenza di pubblico, preziosa anche per capire quali siano gli artisti più graditi in ambito locale ». Il gruppo di animatori e genitori-volontari che hanno tenuto in pugno l’Estate ragazzi nell’oratorio


www.corrierechieri.it/art/Nomadi o Ruggeri, pubblico avaro

Nessun commento:

Posta un commento