giovedì 28 ottobre 2010

Smantellata la ciclopista attesa la nuova viabilita'

La “pista della discordia” viene cancellata. In piazza Europa sono state rimosse le aiuole che la dividevano dalla via, sostituite dai blocchi di plastica bianchi e rossi “new jersey”. «In realtà la pista per ora rimane – puntualizza l’assessore ai lavori pubblici Domenico Motta – Abbiamo colto l’occasione della Fiera perché abbiamo bisogno di quello spazio per il “mercatone” di San Martino. Tanto è un lavoro che andava fatto». La Giunta guidata da Francesco Lancione aveva promesso prima e dopo le elezioni che il percorso tanto discusso sarebbe stato rivisto. Nel primo anno e mezzo di legislatura, però, non erano stati presi provvedimenti. Ci è voluta la Fiera perché succedesse qualcosa: «Si tratta di un primo atto di smantellamento ma non è il vero e proprio addio alla pista: per farlo ci vorrà una delibera di Consiglio, in cui verrà approvato il nuovo Piano del traffico urbano e con esso la nuova viabilità intorno a piazza Europa». La Giunta, infatti, ha affidato la revisione del Pgtu al milanese Centro studi del traffico, il quale dovrà decidere se ripristinare il doppio senso lungo la via. Ma per ora la pista rimane: «Attendiamo le scelte degli esperti – tranquillizza l’assessore – Non capisco perché ci sia nuovamente polemica su questo argomento. Ci dispiace che ogni iniziativa porti a delle discussioni, anche perché chi oggi difende il percorso ciclabile, in passato lo ha criticato. In campagna elettorale tutte le liste erano concordi sulla necessità di una sua revisione. E’ un tema delicato e che dovrebbe essere discusso per la sua utilità pubblica: invece si finisce sempre per farlo diventare oggetto di discordia e speculazione ». Motta fa riferimento a un’interrogazione a risposta scritta presentata dal Partito Democratico. I membri del gruppo di opposizione chiedono «perché siano state smantellate le aiuole, quali progetto ha la Giunta per il futuro della pista e quanto è costata l’operazione». Attaccano i consiglieri del Pd: «Non ci risulta che ci siano atti comunali che indichino le modifiche che verranno apportate alla viabilità. Non è ancora noto neppure un progetto di ricollocazione della pista né è stato completato il nuovo Piano del Traffico. Inoltre le notizie sulla decisione dei lavori di rimozione delle aiuole sono arrivate solo a posteriori grazie al giornale e durante una commissione consiliare». Ribatte Motta: «Questa azione è stata economica e rapida. Dobbiamo ringraziare che gli autobloccanti che delimitavano le aiuole erano solo inchiodati, così abbiamo fatto in fretta a toglierli. E abbiamo anche risparmiato, un bene visto che si sono già spesi 80 mila euro per realizzare l’opera». Rimane il dubbio sul tempismo dell’intervento. Al termine dei festeggiamenti per San Martino, rimarranno pista e “new jersey”. Senza che sia stato chiarito cosa sorgerà al loro posto, come ammette lo stesso assessore: «E’ vero che dobbiamo ancora stabilirlo ma abbiamo scelto di cominciare i lavori, cogliendo l’occasione della Fiera. Abbiamo anticipato un’attività che era da fare comunque, quindi non si sono neppure sprecati soldi». Non resta che attendere, quindi: il Cst, estensore del nuovo Piano del traffico, dovrà decidere il futuro di piazza Europa. Che sarà sicuramente senza percorso ciclabile, come precisato dai membri della Giunta Lancione sin dall’insediamento: «Dispiace perché il Comune in passato ha speso dei soldi, ma non è utilizzato – considera Motta – Forse non è stato capito neppure dai ciclisti, cioè coloro a cui dovrebbe servire. L’ideale sarebbe ripristinare il doppio senso per sgravare del traffico via Vittorio Emanuele. Ma bisognerà fare in modo di arrivare fino allo sbocco di via Roma, altrimenti l’operazione non avrebbe utilità». Il Centro studi del traffico, poi, dovrà valutare dove realizzare una nuova pista in sostituzione dell’attuale. I commercianti del mercato la vorrebbero in via Giovanni XXIII, le associazioni ambientaliste spingono per realizzarla sulla piazza. E Motta cosa propone? «Di certo in quella zona una pista ciclabile è necessaria, visto ci sono quelle di via Campo Archero e via Vittone. In questo momento la rete non è completa ed è quindi possibile rivedere un tassello ma in futuro dovremo pensare a incrementarla, portando avanti il discorso in via Bogino. Saranno i professionisti milanesi a stabilire: la decisione, come per la viabilità di piazza Europa, sarà tecnica e non politica».


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