giovedì 3 maggio 2012

Liceo, senza fine l'odissea dei bagni

La tela di Penelope è ordita al liceo Monti. Si aggiungono infatti altri lavori di ristrutturazione ai bagni dell’istituto di via Montessori e slitta di 60 giorni la chiusura del cantiere. Motivo? Sono venute alla luce nuove magagne: tubazioni ammalorate, perdite d’acqua, mal funzionamento dell’impianto di areazione ed è stata necessaria, in corso d’opera, una variante del progetto di ripristino delle toilette della scuola. Insomma, a neanche sei mesi dal ripristino del primo blocco dei servizi igienici, c’è bisogno di mettere a posto altri pezzi. Ma la Provincia è in arretrato, da diversi anni, sui pagamenti alla ditta che ha in appalto i lavori. Così è la Secap a dettare le tempistiche, rallentando la chiusura del cantiere, che non sarà più ad aprile come previsto, ma probabilmente nella prima settimana di giugno. «La Provincia ha un contenzioso con la Secap per alcune centinaia di migliaia di euro - sottolinea Beppe Cerchio consigliere provinciale del Pdl - Così l’azienda edile ha mandato un’ingiunzione di pagamento e per “vendetta” si prende i suoi tempi nel consegnare i lavori.D’altro canto è l’impresa con cui la Provincia ha più appalti per la manutenzione degli edifici. Adesso che gli enti pubblici hanno sempre meno liquidità, è dura anche per i fornitori». Il cantiere al liceo Monti è stato aperto a giugno dello scorso anno. La manutenzione però era già prevista nei precedenti bilanci della Provincia, e mai realizzata. Si era cominciato a parlare di gara d’appalto per la messa a norma nel 2008. Un iter lungo, che ha lasciato per diverso tempo gli studenti della scuola con un solo bagno funzionante per piano e anche quello, talvolta, con porta rotta e tubi gocciolanti. A febbraio 2011 la Provincia ha firmato il contratto con la Secap, per 250mila euro. La spesa ora lievita: oltre ai fondi già messi in bilancio, la Provincia dovrà aggiungerne 59mila per i nuovi interventi. «A metà aprile è stata approvata una variante del progetto - aggiorna Cerchio - Durante i lavori hanno scoperto che l’attuale impianto di areazione forzata non funziona ed è necessario realizzare in tutti i servizi igienici un nuovo impianto di aspirazione». L’elenco si allunga: «Vanno sostituite alcune tubazioni ammalorate che causano perdite nei bagni nel blocco B - continua Cerchio - Inoltre sono da ripristinare le condizioni di sicurezza e salubrità dei locali dove ci sono infiltrazioni. L’impianto inoltre non consente la posa di vasi alla turca, quindi devono essere sostituiti con vasi a pavimento. Inoltre è necessario che nella scuola siano previsti locali da adibire a mensa e spogliatoio per il personale». Un cantiere che non sembra abbia fine: «All’inizio mi avevano parlato di metà maggio - ripercorre Salvatore Perna, preside dell’Istituto - Poi è venuto l’architetto del cantiere e mi ha informato dell’insorgere di nuove problematiche. Già sono contento che una delle due palestre ora sia agibile. L’altra invece rimarrà chiusa finchè non verranno stanziati i fondi per la messa in sicurezza. Una su due è meglio che nulla». Aggiunge il preside: «Sono preoccupato per la proroga: hanno previsto la prima settimana di giugno. Spero che mantengano la parola: nella terza decade di giugno ci sono gli esami e gli operai non possono girare per la scuola». Conclude Cerchio: «Mi auguro che il prossimo anno scolastico possa iniziare in sicurezza


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