martedì 24 giugno 2014

Renzo piace ma Luciano fa tanta paura

CHIERI Le periferie di Renzo Piano e la tecnologia pervasiva: sono le due tracce del tema d’italiano andate per la maggiore al liceo Monti. Nella seconda prova i più “bastonati” di tutti sono stati gli studenti del classico: la versione dal greco di Luciano è rimasta per molti un enigma. Meno peggio per la temuta prova di matematica allo scientifico. Più semplice è invece sembrata la comprensione del testo al liceo linguistico. A spaventare di più i ragazzi è però la terza prova: troppo poche due ore di tempo, secondo loro, per affrontare quattro materie.


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martedì 17 giugno 2014

Santena e Pralormo, forza delle radici

Dei loro antenati hanno oramai solo più il cognome. Non hanno mai imparato l’italiano, né il dialetto piemontese. Ma hanno conservato il senso di appartenenza. Per questo la scorsa settimana le famiglie Pesuto e Lisa sono giunte dall’Argentina per visitare rispettivamente Santena e Pralormo.


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lunedì 16 giugno 2014

Morale e politica

L'associazione culturale "Quelli che... Cesare Lombroso", in collaborazione con il bisettimanale Corriere di Chieri, ha invitato come relatore della serata di giovedì prossimo, 19 giugno alle 21, nella consueta sede della sala conferenze della tessitura Fil Vasino di corso Torino 62 a Chieri (Ingresso libero) il professor Massimo Salvadori, emerito dell'Università di Torino, presidente del Centro Studi Calamandrei e membro dell'Accademia delle Scienze.

L'affermato ed autorevole storico parlerà di morale nella politica, uno dei temi oggi di più stringente attualità, dopo gli scandali di questi giorni dell'Expo di Milano e del Mose di Venezia. La questione morale da Gramsci a Berlinguer e il mito del buongoverno costituiranno il fulcro di un intervento che si annuncia coinvolgente e capace di offrire al pubblico presente un eccezionale e diretto scambio di opinioni con uno dei massimi intellettuali italiani.


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lunedì 26 maggio 2014

Martano e Lancione al ballottaggio

Ci vorranno due settimane e un secondo turno di votazioni per decidere chi sarà sindaco. La scelta è tra i due pediatri di professione: da una parte, Claudio Martano, pd, dall’altra, Francesco Lancione, primo cittadino uscente. Il primo è il favorito grazie al 42% dei consensi ottenuti domenica. Il suo avversario si ferma dodici punti più indietro, a quota 30%. Bisognerà capire dove finiranno i voti dei sei gruppi rimasti fuori dalla “sfida finale”: in primis, c’è il Movimento Cinque Stelle.


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martedì 13 maggio 2014

In vista delle europee, un confronto con Emilio Cornagliotti

Qual è la differenza fra Consiglio europeo e Consiglio d'Europa? Funziona meglio una federazione o una confederazione?
A spiegare dal vivo fasti  e criticità dell'attuale Unione Europea in vista del voto del 25 maggio l'associazione culturale "Quelli che... Cesare Lombroso", in collaborazione con il bisettimanale Corriere di Chieri, ha programmato oggi, mercoledì 21 maggio, alle 21 nella consueta sede della sala conferenze della tessitura Fil Vasino di corso Torino 62 a Chieri il segretario regionale del Movimento federalista europeo,  Emilio Cornagliotti. Ingresso libero.
Il suo intervento toccherà l'euroscetticismo, la  situazione dell'Italia, le strutture di governance delle istituzioni europee, le sfide politiche per il futuro.
MFE è un movimento apartitico che venne  fondato da Altiero Spinelli e da altri intellettuali antifascisti come  Ernesto Rossi. L'UE è vista come un passaggio per arrivare all'istituzione  di una federazione, i cosiddetti Stati Uniti d'Europa, i soli a garantire una reale ed efficace politica comune. "Siamo - sottolinea Cornagliotti  - un movimento transnazionale, non solo europeo. Ci definiamo apartitici,  proprio per questa nostra vocazione europeista e federalista in generale.Tra  i nostri associati c'è gente di ogni credo politico".
Dopo una rapida premessa sui concetti di base (federazione e confederazione, nazionalismo e populismo  etc.) si entra nel vivo della materia (Euro sì, Euro no, più Europa, meno Europa) sulla quale si gioca il nostro futuro quotidiano. Cornagliotti  spiegherà le ragioni di chi spinge da una parte e chi dall'altra. Essere  consapevoli degli scenari possibili che si apriranno nell'immediato futuro ci aiuterà a votare con consapevolezza il prossimo 25 maggio.  

 


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sabato 10 maggio 2014

Nel programma di Martano No alla Tangest e obiettivi sino al 2030

Claudio Martano e la coalizione “Chieri Bene Comune” guardano al lungo periodo. Il loro primo obiettivo s’intitola “Chieri 2030”, perché è «necessario andare oltre il 2019». In concreto, la città deve essere capofila del territorio, rifiutando la Tangest e migliorando i collegamenti coi dintorni: 30 barrato in corso Buozzi e fermata del treno alle Maddalene. Quindi c’è il no alla vendita delle cubature “trovate” dalla Giunta Lancione e il sì all’ampliamento dell’isola pedonale. Ma grande attenzione viene rivolta al sociale, ai diritti e al turismo: l’ex Scotti, per esempio, potrebbe ospitare un campeggio.

 

Scarica il pdf del programma completo della coalizione "Chieri Bene Comune"

 

 

 


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giovedì 8 maggio 2014

Il minibus gira ma il disabile di Riva rimane a terra

«Se si progetta un servizio, deve essere per tutti». nvece lui, costretto sulla sedia a rotelle, sul Mebus non può salire. Il Mebus è l’autobus a chiamata, entrato in servizio a metà marzo. La denuncia è del 56enne Davide Baldi. Vorrebbe usarlo, però il furgoncino non ha una pedana sollevatrice. Ma anche se l’avesse, le fermate non sono attrezzate, a Riva come negli altri paesi che hanno concordato il servizio da un anno.

<+corsivo>«Non parlo solo per me, ma anche per tutti gli anziani che hanno problemi a camminare, che spesso sono accompagnati in carrozzina, e potrebbero usare il Mebus a chiamata, ma non lo fanno»<+tondo>. Il rivese, affetto da distrofia muscolare progressiva, è costretto sulla sedia a rotelle da 7 anni. Impiegato alla sede della banca San Paolo di piazza Cavour a Chieri, ogni giorno deve fare circa 4 chilometri per andare al lavoro. 

<+corsivo>«Normalmente utilizzo la mia auto, attrezzata per la guida di un disabile<+tondo> - introduce - <+corsivo>Ma a causa del rinnovo della patente per circa un mese non ho potuto guidare». <+tondo>Non potendo usare il Mebus si è aggiustato come poteva: <+corsivo>«Per 10 giorni, approfittando del bel tempo, ho fatto Riva-Chieri sulla pista ciclabile. Negli altri ho dovuto mobilitare tre persone». 

<+tondo>Il bus da 19 posti della Vigo non ha la pedana sollevatrice perché non è obbligatoria sui mezzi di piccole dimensioni. <+corsivo>«Così stabilisce l’ultima delibera regionale sul piano degli autobus<+tondo> - motiva Giovanni Vigo, gestore dell’impresa di trasporto privato - <+corsivo>Oltre a questo, le fermate dovrebbero essere attrezzate e non lo sono»<+tondo>. Ma non finisce qui: <+corsivo>«Soprattutto nei percorsi di collina, certe strade non hanno le dimensioni sufficienti per tirare fuori la pedana».

<+tondo>Il servizio a chiamata, nato nel 2008, ma nel chierese solo da un anno, sta crescendo, soprattutto per via della soppressione di alcune linee collinari. <+corsivo>«L’Agenzia per la mobilità ha tagliato circa 36.000 chilometri di percorso<+tondo> - ripercorre Vigo -<+corsivo> Per questo il servizio a chiamata ha avuto un salto notevole».<+tondo> Soprattutto dal mese di aprile, quando è passato da 1.200 a circa 2.500 km. 

In ragione di quest’aumento, la Vigo sta valutando di acquisire un nuovo mezzo. <+corsivo>«Si potrebbe acquistare un autobus attrezzato al trasporto dei disabili <+tondo>- si sbilancia Vigo - <+corsivo>Indispensabile è però ottenere un contributo regionale, come avviene per i mezzi pubblici».

<+tondo>Una soluzione che non sarà però realizzabile in tempi brevi secondo Cesare Paonessa, dell’Agenzia  per la mobilità metropolitana. <+corsivo>«Il regolamento del Mebus prevede il trasporto disabili, però  necessita degli autobus attrezzati: non tutti i mezzi vecchi sono ancora stati sostituiti, come nel caso di quello che opera nel chierese<+tondo> - riconosce - <+corsivo>Gli autobus con pedana sono utilizzati maggiormente nella zona di San Mauro, dove c’è più richiesta. E’ chiaro che attivare un servizio di questo tipo dove la domanda è scarsa, diventa oneroso, ma è altrettanto vero che se non diamo ai disabili la possibilità di spostarsi, loro non ci provano neanche». 

<+tondo>Oltre alla deroga regionale, c’è un ulteriore problema. <+corsivo>«Gli autobus piccoli, che per un servizio a chiamata sono i più idonei, hanno un motore meno potente e la pedana sollevatrice ha un certo peso: per questo vengono in genere costruiti senza posto disabili». 

<+tondo>Paonessa propone una soluzione alternativa: <+corsivo>«Al momento la corsa si prenota il giorno prima: se si prenotasse con più anticipo, l’azienda avrebbe il tempo di organizzare i mezzi in modo da metterne a disposizione uno più grande, con la pedana per i disabili».

<+tondo>Secondo Baldi la soluzione ottimale sarebbe invece allungare fino a Riva il tragitto dell’autobus 30 della Gtt, già attrezzato per i disabili. <+corsivo>«Magari prolungando solo alcune corse, creando un 30 bis»<+tondo>, abbozza il rivese. 

Ma questa è un’ipotesi troppo onerosa per l’Agenzia, che ha visto le sue risorse tagliate del 24% dal 2010 a oggi. <+corsivo>«Tre km sembrano pochi, ma è un prolungamento di tempi e costi significativo per ogni corsa<+tondo> - spiega Paonessa - <+corsivo>Allungare solo qualche 30 non è praticabile: salterebbe il coordinamento di tutte le corse»<+tondo>. Più possibilista, invece, sull’introduzione di navette tra il capolinea del 30 e Riva. <+corsivo>«Un servizio di questo tipo si potrebbe sperimentare, ma la copertura finanziaria deve essere a carico dei comuni interessati».

<+tondo>Secondo Baldi il Mebus ha dei problemi anche dal punto di vista degli orari. <+corsivo>«Comincia alle 8,30: troppo tardi per i pendolari. Anche in questo caso è servizio pensato solo per alcuni e non per tutti».

<+tondo>Su questo punto ribatte il sindaco Lodovico Gillio. <+corsivo>«La filosofia del Mebus è coprire gli orari in cui non circolano gli altri mezzi di linea: al mattino presto e negli orari delle scuole sono attivi su Riva gli altri bus della Vigo».

<+tondo>E’ chiaro che su Riva si parla di piccoli numeri per attivare qualsivoglia servizio di trasporto disabili: si contano sulle dita di una mano le persone che viaggiano autonomamente in carrozzina. Anche il Mebus, attivo a Riva dal 17 marzo, ha per il momento prodotto piccoli numeri: 3 sono state le chiamate a marzo e 12 ad aprile. 

<+corsivo>«Bisognerebbe copiare dai nostri vicini francesi<+tondo> - conclude Baldi - <+tondo>Sono stato in vacanza a Saint Malo, eravamo in due in carrozzina, ma abbiamo potuto viaggiare su tutti i mezzi pubblici, soggiornare in campeggio e visitare le città senza problemi. Apprezzo l’impegno di potenziare il trasporto tra Chieri e Riva, ma si può fare di meglio».

<+tondo><+firma_coda>Chiara Paolillo


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